Articolo curioso proposto su un numero di maggio della rivista “Ci piace cucinare“… ve lo riporto perchè potrebbe ispirare qualcuno, me compresa;-)
Siamo spesso portati a pensare che il pesto sia soltanto quello alla genovese con basilico, pinoli, olio extravergine d’oliva, aglio, parmigiano e pecorino. In realtà, esistono molte salse a crudo, ossia non cotte, che si fregiano di questo nome. Pesto, infatti, significa pestato nel mortaio con il pestello, com’era in origine e che oggi in pochi ancora fanno. Ecco a voi i “sughi da pestare”:
- trapanese… ricetta siciliana gustosissima, a base di aglio, pomodori da salsa, basilico e mandorle pelate, conditi con olio extravergine d’oliva e pecorino grattugiato, insieme agli immancabili sale e pepe. Fantastico sulle busiate, la tipica pasta di Trapani…
- alla siciliana… si fa con la ricotta ed è una salsa cruda molto delicata. Gli ingredienti, oltre alla ricotta, sono gli stessi del trapanese, con il quale è spesso confuso. Di solito, però si sostituiscono le mandorle con i pinoli…
- ai pistacchi… un’altra variazione tutta siciliana. Il pesto ai pistacchi è una salsa fatta solo di pistacchi di Bronte, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Insuperabile su qualsiasi tipo di pasta e buonissimo sugli gnocchi di patate…
- agli agrumi… va di moda e, una volta tanto, a buona ragione, perchè è davvero gustoso. Ne esistono numerose ricette, ma la più saporita prevede l’aggiunta di bucce d’arancia e limone bio ben tritate, da aggiungere al normale pesto genovese, senza però mettere formaggio di alcun tipo. Se lo mescolate a un sugo in bianco di vongole, vi potrete godere una bella spaghettata.
Quindi, avete solo l’imbarazzo della scelta… sbizzzarrritteviiiii!!!
Sabri