Avete mai bevuto dalla grolla o coppa dell’amicizia?
Se siete stati in Valle d’Aosta, ma non avete mai avuto il piacere di gustare un buon caffè aromatizzato nella coppa dell’amicizia (quindi insieme ad amici o ai vostri cari), beh… tornateci e fatelo… E’ davvero un’esperienza unica!
Quando vivevo a Milano, mi capitava spesso di andare con la mia famiglia a Courmayeur e tra una passeggiata e l’altra, la grolla non mancava mai.
E’ uso comune identificarla come grolla… ma per l’esattezza quella che vedete in foto è la coppa dell’amicizia, in quanto la grolla ha una manifattura totalmente diversa e serviva per bere il vino.
Questo bellissimo oggetto è intagliato interamente a mano, ha una forma allargata con un coperchio al centro e vari beccucci e ne esistono di varie misure.
Al suo interno viene versato il caffè con gli altri ingredienti che serviranno ad aromatizzarlo e i beccucci sono i punti dal quale viene bevuta… E’ fantastico berla durante l’inverno ma vi assicuro che anche con il caldo ha il suo perché.
Si narra che… possa provenire dalla coppa in cui bevve Gesù durante l’ultima cena. Certo è che era un oggetto molto in uso durante il lungo periodo del Medioevo.
“Chi beve solo si strozza” da qui parte il detto del caffè alla Valdostana perché ha come significato l’amicizia, l’allegria e la condivisione in un momento lieto della giornata.
Se vi piace, potrete acquistarla in qualsiasi negozio… poi deciderete se usarla solo come oggetto decorativo e in ricordo della vostra gita oppure se continuare a preparare e condividere il caffè con i vostri ospiti.
Ma la ricetta? Eccola!!!

Ingredienti:
4 tazzine di caffè (lungo e non il caffè espresso)
2 tazzine di grappa
8 cucchiaini di zucchero
scorze di limone (non trattato)
scorze di arancio (non trattato)
Preparazione:
Versate il caffè bollente nella coppa, aggiungete, lo zucchero e le scorze di limone e di arancio.
Bagnate con un pò di grappa l’orlo della coppa (come da foto) e spolverate dello zucchero tutto attorno.
Versate poi la grappa nel caffè e appicate la fiamma fino a quando lo zucchero sarà caramellato.
Perfetto dopocena, stimola la digestione e allieta il sonno.
Questa è la ricetta classica… tenete conto che si possono abbinare anche due o tre tipologie di alcolici. Ad esempio l’abbinata di vecchia tradizione vuole grappa, cognac e un goccio di anice.
Per le signore? Può essere accompagnato con del gelato alla panna.
Il suo rituale… la coppa vuole tanti beccuci quante sono le persone che da lì berranno. Dovrà essere passata in senso antiorario partendo dall’amico più anziano, ognuno berrà dal proprio beccuccio, non potrà mai essere appoggiata, ma rigorosamente passata di mano in mano fino ad averne bevuto tutto il contenuto. Difficilmente però, si potrà ricordare da dove si è bevuto, ecco quindi quel tocco di promisquità che gli conferisce aggregazione e coinvolgimento.
Non mi resta che augurarvi… buona coppa dell’amicizia a tutti!
M.Luisa
COME VA TRATTATA LA COPPA DELL’AMICIZIA?
NON va MAI lavata con acqua.
La prima volta dovrà essere sciacquata con della grappa e del fondo di caffè, lasciato macerare per una notte.
In seguito, andrà o lasciata così come si trova o passata con un panno umido e caldo.