Quando si sente parlare di “Moretta”, verrebbe da pensare ad una bella ragazza dai capelli scuri, invece prende questo nome un liquore tipico della mia città.
A Fano infatti è un must berla dopo un bel pranzo o quando se ne ha voglia.
Ma che cos’è? Qual è la sua storia? E in che modo si beve?
Ora vi racconto…
La tradizione fanese vuole che questo liquore venisse preparato e bevuto dai pescatori che dovevano affrontare in inverno le gelide notti in mare e si preparavano a ciò “scaldandosi” con bevande corrette e molto calde.
La moretta è una miscela di anice, rum, brandy o cognac venuta fuori dal fatto che in tempi passati si evitava lo spreco vista la non abbondanza delle cose e quindi i marinai miscelavano i rimasugli di liquori avanzati senza sapere che avrebbero dato vita ad una tradizione che si sarebbe tramandata nel tempo.
La sua preparazione è abbastanza semplice anche se non a tutti baristi riesce al meglio.
In un bicchierino di vetro si scaldano, utilizzando l’erogatore di vapore della macchina del caffè (se si è a casa si può utilizzare un pentolino) circa un centimetro di liquore già preparato, un pezzetto di scorza di limone e zucchero a piacere.
Quando lo zucchero risulterà sciolto e la miscela sarà bollente, si procederà versando il caffè stando attenti a tenere il bicchiere inclinato per fare in modo che i due liquidi non si mescolino tra loro.
Questo procedimento è estremamente importante in quanto la vera Moretta fanese è composta da tre strati: il liquore, il caffè e la crema che troviamo già sopra il caffè stesso.
Vi consiglio di provarla se capitate da queste parti…
Gio