Viviamo in un’epoca dove pare si dia meno importanza ai valori fondamentali, ma non credo che sia davvero così. Ci sono molte cose che nella nostra società non funzionano o sono in mutazione rispetto al passato, ma credo ci siano dei capisaldi indissolubili e uno di questi è quello della famiglia.
Vivendo lontano da casa da tanti anni mi sono resa conto che non avevo mai dato troppa importanza al concetto di unità familiare. Davo tutto per scontato sia quando vivevo con loro, sia quando sono andata a vivere da sola. Li vedevo e li sentivo quando volevo e loro erano sempre lì pronti ad accogliermi accettando i miei successi e disponibili a raccogliere i miei errori.
Quando mi sono trasferita non mi sono fatta nessuno scrupolo nel lasciare la mia casa, ho seguito la mia strada come ritengo giusto che sia e non ho minimamente pensato al fatto che la mia famiglia potesse mancarmi così tanto.
Ero giovane, vogliosa di indipendenza e l’idea di cominciare in un luogo nuovo era stimolante e divertente. Con il passare del tempo e forse dell’età, mi sono resa conto che non era tutto così semplice. Le mie radici erano altrove, i miei amici anche, spesso mi sono sentita sola. Ho conosciuto altre persone, mi sono fatta nuovi amici, ma ho incontrato anche parecchie difficoltà. Io mi ritengo fortunata, ho qui un’altra famiglia che, anche se non è la mia di origine, mi ha aiutato molto. Ho pensato tante volte “E se non avessi avuto questa fortuna?”.
Quando si vive da soli in un luogo nuovo non si è soli esclusivamente negli affetti ma anche a livello pratico. Ci sono tante difficoltà da superare anche le più banali possono diventare una complicazione; bisogna poter contare su se stessi e non sempre questo è facile.
Non so se è un fattore tutto italiano, all’estero i giovani se ne vanno presto per studio o per lavoro e vivono a chilometri di distanza dalle famiglie di origine; io sono solo a 400km di distanza, in 4h sono a casa ma la lontananza dalla famiglia devo ammettere che si sente.
La distanza però non è stata negativa: ha consolidato la mia idea che essere una famiglia non significa vivere per forza vicini, avere lo stesso cognome inciso sul campanello, o vedersi tutte le domeniche. Famiglia è un filo invisibile, forte e indistruttibile che lega le persone, non ha importanza se nelle vene scorre lo stesso sangue o se si vive nello stesso luogo.
La mia famiglia è sparpagliata un po’ dappertutto tra Italia, Svizzera e Francia e le distanze hanno rafforzato i legami, così quando ci incontriamo sono feste pazzesche, soprattutto per i miei figli che festeggiano più volte il Natale o il compleanno.
Il piacere di stare insieme è maggiore e mai dato per scontato e devo dire che spesso riusciamo a vederci più così che se vivessimo tutti vicini.
Martina G.C.