“Non mi fido come la lavanda.
Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura, la mia voce sono i fiori.”
Ho letto questo libro anni fa, durante un viaggio in treno per Parigi. E’ stato il titolo a scegliermi. Ho la convinzione, forse un po’ folle, che spesso non siamo noi a scegliere i libri ma il contrario. Mi piace pensare che anche questa volta sia stato così.
Mi aspettavo un libro molto diverso, l’avevo acquistato pensando ad una storia leggera e romantica, una lettura da viaggio ma avevo preso un abbaglio, questa era solo la punta dell’iceberg.
E’ la stessa Victoria a raccontare la sua storia, intervallando passato e presente, fino a quando questi due tempi del racconto si fondono insieme per farcela ritrovare diciottenne.
E’ orfana, è una bambina difficile che passa da una famiglia all’altra. Elisabeth è l’ultima chance che Meredith, l’assistente sociale, le offre. Fa di tutto per farsi cacciare ma senza sapere che anche Elisabeth ha avuto una vita non facile e la capisce in tutto, nei silenzi e negli atteggiamenti duri, e le insegna il linguaggio segreto dei fiori, una sorta di codice usato proprio da lei e da sua sorella per parlarsi senza farsi capire.
Solo in mezzo ai fiori Victoria si sente bene, leggera, tutto l’odio e l’amarezza svaniscono.
“Il fiore che stai cercando è sicuramente il cardo comune, che simboleggia la misantropia. Misantropia significa odio o sfiducia nei confronti dell’umanità.” “Umanità vuol dire tutte le persone?” “Sì.” Ci pensai per un attimo. Misantropia. Nessuno aveva mai descritto i miei sentimenti con un’unica parola. La ripetei nella mente per essere sicura di non dimenticarla.”
Quando le viene offerto un posto da fioraia lei accetta realizzando composizioni floreali che vogliono e sanno trasmettere un messaggio preciso, diverso a seconda dei destinatari e delle occasioni.
I traumi infantili non la abbandonano ed è solo tramite i fiori ed il loro significato che riesce a mettersi in relazione. Sembra quasi di assistere ad un duello quando Grant, ragazzo incontrato al mercato dei fiori le offre un giglio “Il fiore delle regine” e Victoria risponde con un ramo di rododendro “stai attento”.
E sarà proprio Grant ad avere un ruolo importante nella sua vita.
E’ una storia che tratta temi forti narrati in maniera decisa ma addolciti dal linguaggio dei fiori che impariamo a conoscere pagina dopo pagina.
Martina G.C.
Consigliato a chi conosce la vita attraverso il linguaggio dei fiori e a chi vorrebbe imparare a conoscere il mondo attraverso la natura. Opinione inserita da Mian88 30 Giugno, 2015 Top 10 opinionisti – Guarda tutte le mie opinioni