Mi chiamo Elisabetta Maffei, sono trentina, ho 52 anni e sono madre di due figli.
Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente a stretto contatto con la natura e fin da piccola assieme ai miei fratelli, l’arrampicata era il nostro gioco più bello: sugli alberi, sui muri delle campagne, sui massi nei prati.Oltre a questo, mio papà aveva una grande passione per la montagna e quindi frequenti erano le nostre camminate sulle Dolomiti, ferrate ed escursioni a piedi in estate e in inverno con gli sci.
Ma la mia passione per l’arrampicata libera, quella che attualmente si definisce Arrampicata Sportiva (Free Climbing) è iniziata per me all’età di 28 anni.
L’arrampicata sportiva consiste nella scalata di pareti con il solo aiuto delle mani e dei piedi, senza il sostegno di mezzi artificiali.
Dopo aver partecipato ad un evento nella zona di Arco, qualcosa ha acceso in me una fiamma… che da allora non si è mai spenta.
“Forse più di tutti gli sport l’arrampicata è una sfida intellettuale. In nessun’altra specializzazione sportiva esiste una tale molteplicità di forme e possibilità di movimento.
Arrampicare su un itinerario sconosciuto è sempre un atto creativo, artistico…
Questa libertà di movimento fa dell’arrampicata estrema un’Arte.” (W. Gullich)